Questo è un altro modo di porre la domanda precedente. È possibile che esista una non-consensualità consensuale? Cioè può qualcuno essere d’accordo di essere in una situazione dalla quale non può scappare, e vivere in quel modo?

Questo argomento può ispirare delle aspre polemiche, ad esempio argomentando che la schiavitù storica era totalmente non consensuale e imposta dallo stato, e nei tempi peggiori la vita di uno schiavo era totalmente nelle mani del suo padrone.
La nostra società oggi non accetta tali situazioni, significa forse che qualcuno può diventare veramente schiavo di qualcun altro poiché la società gli permette una via di uscita?
O una “reale” schiavitù è possibile come legame tra due persone senza tenere conto della società?

Spiacenti ma non potete aspettarvi delle risposte da una raccolta di domande, solamente ulteriori domande. (Potete appunto vedere un’altra domanda a proposito dell’uso del termine “reale”.)