L’SM ha tutte le connotazioni per essere definito un teatro.
Il fatto che siate sottomessi mentre giocate sessualmente non significa che siate una pappamolla nella vita reale, come l’essere dominanti nel gioco non significa che siate un arrogante egocentrico.
Questi sono solo i ruoli che recitate; siete in un certo senso degli attori.

Da qui il concetto di “scena”. Una scena è una particolare interazione tra un gruppo di “attori” (o “giocatori” – in inglese il termine “player” ha entrambi i significati N.d.T.), di solito ruotanti intorno a un Bottom. Non è un concetto formale, solo un modo abbreviato di descrivere l’azione.
“Quella è la più forte scena di fustigazione che abbia mai visto”, “La nostra ultima scena mi ha veramente fatto partire, Master, non mi sono mai sentita così prima”.
Normalmente la scena ha un tipico svolgimento: voi (il Top) cominciate a penetrare / frustare / succhiare/qualsiasialtracosa il vostro Bottom, vi immergete entrambi fantasticamente in quanto state facendo, uno (o entrambi) di voi raggiunge l’orgasmo / il culmine / iniziaadesserestanco, e poi vi riposate per un po’ e parlate di quello che ha funzionato e quello no, e di come è stata la scena per voi.

I novizi dell’SM potranno approfittare di questa approssimativa descrizione di una scena per strutturarne una propria. Se c’è qualcosa che volete provare, prima concordatela col vostro partner, parlate di quello che volete ottenere dalla scena (Bondage? orgasmo?), quali sono i vostri limiti (niente penetrazione, niente solletico), e quale segnale di sicurezza volete usare (vedi la prossima domanda).
Poi entrate “nella scena”, assumete il vostro ruolo (se c’è), mettete il collare (o qualsiasi cosa che simbolizzi l’inizio), entrate nello spirito del gioco… e giocate! E quando la scena sarà terminata, prendetevi il tempo per parlare di come è stata per ciascuno di voi. Siate sicuri di ascoltare il vostro partner e di capire come si è sentito, ringraziatelo per aver giocato con voi.
Dopo una scena intensa è veramente bello abbracciarsi e comunicare, piuttosto che una brusca fine e un altrettanto brusco ritorno a casa. Una scena ha un inizio, un fulcro e una fine; tutte e tre le parti sono importanti (e non necessariamente distinte: il fatto di parlare ad esempio di come vi sentite e di quello che volete può perdurare durante tutta la scena).

Il concetto di “concordare” nella comunità SM significa semplicemente una onesta, aperta comunicazione su quello che volete e non volete. In questo caso “concordare” non significa una “trattativa”, in cui ciascuno cerca di ottenere qualcosa a scapito dell’altro. È una gara in cui entrambi sono vincitori, entrambi parlano di ciò che si fa, di ciò che eccita e che non eccita, in modo che ci si possa sentire maggiormente a proprio agio e insieme caricati allo stesso modo.
È completamente legittimo che ciascuno parli delle proprie fantasie e dei propri limiti, di ciò che vi fa “bagnare” d’eccitazione e di ciò che vi rende nervosi.
Dire al vostro partner cosa non volete assolutamente fare è importante, perché avete il diritto che questi limiti vengano rispettati; se non dite al vostro partner queste cose esso potrebbe in buonafede farle, e nessuno dei due ne sarebbe contento.
Se poi voi esponete i vostri limiti e il partner li ignora allora questo non è più un gioco consensuale, e dovreste ripensare sul fatto di accordargli fiducia.
Il cercare di concordare aiuta a chiarire anche questo.

Sia che stiate introducendovi all’SM sia che stiate iniziando una nuova relazione, concordare è una cosa importante. Può essere dolce come “Mi piacerebbe baciarti, ti va?” o dispettoso come “Dimmi le tue più oscure e segrete fantasie immediatamente, o smetto di toccarti.”
Parlare di quello che cercate nelle vostre fantasie a sfondo sessuale può essere difficile all’inizio, ma più lo fate e più facile diventa, e più ne otterrete vantaggio.
E notate che niente di quanto ho detto è necessariamente legato all’SM; la negoziazione è utile in ogni rapporto, in ogni sua fase, sia esso SM o no. “Consenso” significa molto di più di un semplice “Sì”: qualunque relazione, e in particolare un rapporto SM, funzionerà meglio con una onesta chiacchierata su quello che entrambi volete, e perché, e quanto, e soprattutto su quello che NON volete.

Ci sono alcuni che ritengono che il fatto di parlare, di concordare, rovini l’atmosfera. L’immagine che questi sembrano avere è quella di due amanti che non hanno bisogno di parole; ogni tocco, ogni azione, è perfezione. Ciò è grandioso quando accade, ma non succede automaticamente.
La mia esperienza personale è che il parlare apertamente con chiunque io stia in quel momento mi fa sentire molto meglio, e molto più fiducioso che non succederà nulla per cui io non sia pronto; viceversa significa anche che posso lasciarmi andare completamente in qualsiasi cosa abbiamo concordato.
In più, mentre vi conoscete reciprocamente meglio, capirete anche cosa vi piace e cosa non vi piace… perché l’avrete concordato! Allora l’atmosfera veramente si stabilisce.

L’altro significato di “scena” si applica al senso di comunità BDSM. A volte qualcuno domanda ad un altro appassionato di SM: “Sai se X è nella scena?” o “Ho già visto Y nella scena prima d’ora”. Se volete entrare nella “scena” in questo senso, contattate qualche organizzazione che abbia un gruppo nella vostra città. Questo può valere davvero la pena: potete farvi nuovi amici, avere una montagna di nuove idee, e trovare una comunità che condivide i vostri interessi (Questo purtroppo si applica in USA, dove c’è un gruppo in ogni città… N.d.T.)