Molto, c’è molto di divertente.
Spesso la consapevolezza di essere completamente impotenti mentre qualcun altro può fare qualsiasi cosa col proprio corpo, senza che possano fare nulla per impedirlo è una forte fonte di eccitazione. “Ti farò venire e non c’è nulla che tu possa fare per impedirmelo” è una minaccia che in molti vorrebbero sentire. È comunque una grossa dimostrazione di fiducia lasciare che qualcuno vi leghi in modo sicuro.
Avete mai pensato a quanto può essere erotico trovarvi bloccati, con braccia e gambe divaricate, in preda a pensieri licenziosi ed eccitanti, mentre il vostro amante si inginocchia tra le vostre gambe, pronto ad usarvi per il suo piacere, o addirittura per darvi un piacere ai limiti dell’insopportabile?

Per altri è una questione di sensazioni fisiche, le legature li fanno sentire bene. Delle strette costrizioni possono essere intensamente stimolanti; un Bondage stretto ed intricato può essere la rampa di lancio per un viaggio sensoriale stupendo, così come per altri può esserlo una fustigazione. Il Bondage può farvi sentire confortevoli, essere una costrizione piacevole: voi non dovete preoccuparvi di nulla, poiché comunque, cosa potreste fare? Siete completamente legati, e l’unica cosa che potete fare è godervela!!!

Per altri ancora invece essere legati è uno stimolo a lottare, a lasciare che il corpo perda il controllo. Lottare con ogni muscolo teso contro i legacci può realmente intensificare un orgasmo, mentre cercate disperatamente di liberarvi le mani per spingere la faccia del vostro partner più a fondo nel vostro sesso, col corpo che vibra di piacere!

Per me valgono tutte tre le cose!!!

Una particolare forma di Bondage è il Bondage verbale: mettere cioè il vostro bottom in una posizione qualsiasi (inginocchiato, a croce, ecc.), ordinargli di non muoversi, e poi tormentarlo. Una variazione più perversa è fargli tenere le mani congiunte davanti, dita divaricate che toccano le dita dell’altra mano; mettete una moneta tra ogni coppia di dita e minacciate punizioni terribili per ogni moneta che cadesse. Ora potete divertirvi!!! Si consiglia un pavimento duro, su cui le monete si sentono meglio!!!

A proposito del Bondage vi sono una serie di consigli dettati dal senso comune: la maggior parte possono sembrare ovvi, ma è meglio ricordarli. Del resto a cosa servirebbe una FAQ se no? La prima cosa è sperimentare: le prime volte non saprete bene cosa state facendo, ma è normale. Prendetevi tutto il tempo che vi serve, sperimentate nuove posizioni, differenti tipi di corde, qualsiasi cosa vi venga in mente. E se avete una ideuzza da provare in occasione del prossimo appuntamento…. beh, perché non sperimentarla prima su voi stessi? Se riuscite ad assumere una certa posizione senza problemi, è probabile che anche il vostro bottom lo possa fare.

Assicuratevi sempre che le estremità (mani e piedi) non diventino fredde o bluastre; questi sono segno che il sangue non sta scorrendo bene, e non è certo questo lo scopo del gioco. Se le mani sono chiuse in guanti senza dita o in altri punti non visibili, chiedete al bottom di agitare le dita per vedere se hanno mantenuto la sensibilità.
È una prova di abilità il legare saldamente qualcuno senza stringere troppo le corde; in generale una buona regola è legare parecchi giri di corda non troppo stretti, e stringere poi queste legature con un giro incrociato (più facile a fare che a spiegare).
Non è piacevole scoprire nel bel mezzo di una scena che un piede si è addormentato ed è completamente insensibile; questo tipo di cose può distrarre ed essere molto seccante, e impedire al bottom di concentrarsi sulle sensazioni che invece volevate che provasse.

Le sciarpe di seta e le bandane a volte hanno il problema di stringere i nodi da soli sotto trazione; addirittura al punto di doverli tagliare per sciogliere.
Se siete un principiante la soluzione più rapida è procurarvi un paio di bracciali di cuoio, in velcro o altro in qualche sex-shop, e se siete imbarazzati potete sempre tirar fuori la vecchia scusa del regalo di matrimonio un po’ provocatorio.

Le manette hanno il loro fascino erotico, ma possono diventare dolorose. Quelle giocattolo si rompono subito, se volete divertirvi con quelle vere procuratevele di buona qualità.
Le più conosciute sono le Peerless, con un doppio blocco: una volta chiuse non possono stringersi accidentalmente sotto pressione come fanno quelle economiche…
Le manette inoltre essendo di nudo metallo non sono consigliabili per scene di lotta poiché possono incidere anche i nervi. Per tali giochi sono adatti i bracciali di cuoio, con fibbie, meglio se imbottiti.

Non lasciate mai una persona legata da sola. Sebbene sia una fantasia comunissima e molto eccitante quella di legare qualcuno in posizioni complesse, magari con vibratori o altri giocattoli, e lasciarlo “cuocere” in realtà dovete fare alcune considerazioni: e se entrassero dei ladri? e se scoppiasse un incendio? un terremoto? qualsiasi tipo di emergenza? Il gioco è gioco, ma una persona indifesa è proprio quello: indifesa! Un partner consenziente è un bene troppo prezioso per rischiare di perderlo. (Poi vi sono molti modi per simulare e far credere al bottom di essere stato realmente abbandonato [N.d.T.] )

Fate molta attenzione a legare qualsiasi cosa attorno al collo; una pressione sulla gola può portare presto allo svenimento, poiché di lì passa la carotide, che va direttamente al cervello. Allo stesso modo siate cauti con bavagli e cose legate nella bocca: oltre a rendere difficile la respirazione, a volte inducono dei riflessi di rigetto (vomito) che possono essere pericolosi se non possono sputare subito il corpo estraneo. Vedi un’altra domanda a proposito dei segnali di sicurezza da usare se imbavagliati.

Inoltre sappiate che il restare per lungo tempo legati in piedi, in qualunque forma di stretto Bondage, può rallentare la circolazione di sangue al cervello. Se provocate una sensazione troppo intensa in tale situazione l’improvviso flusso di sangue che ne deriverebbe potrebbe provocare addirittura uno svenimento.
Usate sempre ganci che permettano uno sgancio rapido anche con tutto il peso del bottom su di essi. Esistono tali ganci di sicurezza nei negozi di alpinismo ad esempio. E comunque tenete sempre a portata di mano un paio di forbici per tagliare in fretta corde o cinghie.

Fate attenzione a dove legate il bottom: un tubo dell’acqua potrebbe diventare rovente se è quello dell’acqua calda! Lo stesso con le candele; attenzione a far ondeggiare fiamme attorno a qualcuno legato, non ha la possibilità di ritrarsi per evitarle.

Se non trovate nulla a cui legare il vostro bottom, iniziate semplicemente a legargli i polsi dietro la schiena e poi fissarli alla vita. Se il vostro letto non ha appigli sugli angoli fissate delle corde alle gambe del letto, corde con le quali potrete sempre fissare a croce la vostra “vittima”.
Vi sono milioni di modi per legare qualcuno, con un po’ di pratica, sul bottom o su voi stessi, vi permetterà di improvvisare in ogni situazione.

Riporto qui alcune situazioni di Bondage menzionate in storie o articoli su newsgroups.

Mummificazione o Imbozzolamento: la più totale forma di Bondage è avvolgere qualcuno in modo da immobilizzarlo completamente.
Il sistema più popolare è la pellicola per alimenti, ovviamente usata in molti strati. Una tecnica molto usata è quella di avvolgere ogni arto separatamente, poi bloccare le braccia avvolgendole insieme al busto, poi avvolgere le gambe insieme, e quindi adagiare il bottom su una superficie morbida. Potete anche tagliare (con cautela!) delle aperture per raggiungere delle aree particolarmente sensitive, oppure al contrario avvolgervi sopra del nastro adesivo per aumentare la costrizione; potete aggiungere bende, bavagli, tutto ciò che volete.
Ricordate che uno dei mezzi che il corpo usa per rilasciare calore è il sudore, ma mentre si è mummificati il corpo non può sudare, per cui accertatevi che non vi sia surriscaldamento e tenete una coperta a portata di mano per quando lo toglierete dal bozzolo, magari usando delle forbici a punta tonda che vi sarete procurati allo scopo.
Come sempre osservate e controllate spesso il vostro bottom; è completamente indifeso e una vostra disattenzione o negligenza potrebbe essergli fatale.

Cappucci: molti negozi ed artigiani vendono dei cappucci per Bondage. Sono generalmente costrittivi, fatti di pelle o gomma.
Alcuni hanno solo delle cerniere con le quali chiuderli una volta indossati. Altri hanno stringhe sul retro e/o sui lati onde stringerli più costrittivamente ed aumentare il Bondage. Alcuni hanno fori per gli occhi, altri no. Alcuni hanno aperture per la bocca, altri no. Quelli “di lusso” hanno imbottiture per tappare le orecchie o addirittura il posto per inserire degli auricolari, per gli amanti della completa privazione sensoriale. Quasi tutti i cappucci hanno però aperture per le narici, per ovvi motivi.
Un cappuccio può rendere la respirazione estremamente difficoltosa per cui un buon Top deve continuamente stare attento alle condizioni del bottom incappucciato, specialmente se in aggiunta vi è anche un bavaglio.
Non lasciate un bottom incappucciato da solo: le difficoltà di respirazione possono insorgere improvvisamente anche in un secondo momento. Alcuni ritengono che cappucci senza una cerniera o altro meccanismo di rapida apertura siano troppo pericolosi per essere usati su un’altra persona.
In ogni caso abbiate sempre pronto un paio di forbici per rimuoverlo in fretta.

Sacchi avvolgenti: se amate essere legati l’esperienza più alta è un Bondage che avvolga completamente e strettamente, senza possibilità di movimento alcuno.
I sacchi per Bondage assomigliano a stretti sacchi a pelo, fatti in cuoio o in lycra. Quelli in lycra sono i più economici, e se viene usato un tessuto abbastanza pesante possono dare un sufficiente senso di costrizione. Spesso questi sacchi hanno l’apertura in alto, attraverso la quale vengono infilati dai piedi, e tirati su fino al collo. Molti hanno altre aperture per capezzoli o genitali, per procurare piacere o torturare durante l’immobilizzazione.
I sacchi di cuoio sono a volte estremamente complessi (e costosi); alcuni hanno addirittura delle guaine cucite all’interno, in cui infilare le braccia per ridurre al minimo persino i movimenti all’interno; oppure hanno delle cinghie per sospenderli (col loro contenuto) nell’aria. Altri hanno dei lacci all’esterno per stringerli al punto di essere dolorosi.
Se avete veramente soldi da spendere potete cercare dei sacchi di gomma gonfiabili: entrate, pompate, e volate in paradiso.
Gli avvertimenti sulla respirazione e su una rapida liberazione naturalmente si sottintendono anche in questi casi.

Gonne strette: l’abbigliamento fetish è spesso progettato non solo per il suo look o per sentirselo bene addosso, ma addirittura può funzionare esso stesso da Bondage.
Le gonne così strette da impastoiare le gambe ne sono un classico esempio: sono semplici gonne che si modellano strettamente dalla vita alle caviglie. Spesso chi le porta può fare dei passettini di pochi centimetri, come fosse realmente legata.
Se poi si combinano con un paio di tacchi alti possono diventare quasi totalmente immobilizzanti senza bisogno di altri legacci.
Gomma e pelle sono ancora una volta i materiali più usati, sebbene alcuni sarti specializzati usino anche seta, velluto o altri sensuali tessuti.

Legabraccia: costrizioni particolari, tipicamente in cuoio, che bloccano entrambe le braccia dietro la schiena. Alcuni assomigliano a dei grossi guanti che si infilano sulle braccia unite e si fissano con cinghie attorno alle spalle. Altri sono formati da cinghie aperte che scendono in mezzo alla schiena fino ai bracciali per i polsi ad esse collegati.

In generale vi sono innumerevoli tipi di attrezzatura per Bondage, senza quelli che voi stessi potete inventare ogni giorno…