Se quello che ho scritto in queste FAQ è vero, perché non c’è più gente che ne è a conoscenza? Perché l’immagine prevalente dell’SM è così negativa?

Non c’è dubbio che lo sia. Qualche tempo fa mi hanno detto che alcuni membri della polizia di Winnipeg (Canada) credono che alt.sex.bondage sia un “libro su come torturare una donna per ricavarne piacere sessuale. È osceno.” Questo dipartimento di polizia stava cercando un modo di inquadrare a.s.b. dal punto di vista dell’oscenità. Nel 1991, in Inghilterra, un gruppo di gay che si era riunito per una festa SM, dove avevano usato delle fruste, furono arrestati con l’accusa di violenza personale, NONOSTANTE fossero tutti d’accordo su quello che stavano facendo, e lo VOLESSERO fare. L’SM consensuale è illegale in Inghilterra. Com’è possibile?

La distinzione fondamentale qui è tra consensualità e non-consensualità. La differenza tra frustare qualcuno durante una scena e assalirlo/a per strada è la stessa che passa tra il sesso e lo stupro. Se tutte le persone coinvolte sono d’accordo su quello che succede, non è un reato. Altrimenti lo è. Questa discriminazione non è difficile da capire in linea di principio, ed essere dentro l’SM aiuta a comprenderla bene. Chi pratica l’SM ha più chiare le questioni sul consenso che la maggior parte delle altre persone, ed è così più difficile che commettano quel genere di reati che gli altri confondono con l’SM. E NIENTE di ciò che è contenuto in queste FAQ appoggia alcun tipo di comportamento non-consensuale o criminale.

Purtroppo, molti vorrebbero stabilire quello che gli altri possono o non possono decidere consensualmente di fare. Io credo che adulti consenzienti dovrebbero essere liberi di fare ciò che vogliono, in privato. Molti pensano che questo non sia accettabile. Fa loro comodo mischiare le carte proclamando che “chi pratica l’SM è un sadico stupratore” quando, in realtà, non siamo niente del genere. Criminalizzare attività sessuali consensuali (sodomia, SM, e anche la prostituzione) è una vecchia tradizione, ma, a mio parere, ingiustificabile.

Questo problema viene esacerbato dall’insieme di “ricerche scientifiche” sull’SM e pratiche affini. Quasi tutti i libri scritti in questo secolo sull’SM e su condotte alternative sono di psicologi e medici (cioè gente fuori dalla scena), e in gran parte hanno descritto l’SM come qualcosa di pericoloso, concentrandosi solo su individui “anormali”. La ragione? Le persone sane non erano quelle studiate; i casi analizzati, invece, erano di soggetti che si erano sottoposti alle cure degli autori! Questi “studi” hanno completamente ignorato quel grandissimo numero di persone sane e felici che vivono l’SM. È facile concludere che l’SM è pericoloso quando la tua unica esperienza è con persone affette da problemi psicologici, e non ti interessa presentare una visione equilibrata (come è il caso di pochissimi autori – gli psicologi possono avere pregiudizi sessuali come tutti gli altri).

Avvenimenti più recenti nella comunità psichiatrica hanno mostrato un cambiamento di opinione sull’SM. Il “Diagnostical and Statistical Manual of Psychiatric Conditions” è un documento prodotto dall’American Psychiatric Association. Il numero III, pubblicato alla fine degli anni ’80, classificava il “sadismo sessuale” e il “masochismo sessuale” tra i disturbi per i quali erano raccomandate adeguate cure. L’APA, nel numero IV, riclassificò l’SM come non necessariamente indice di problemi, a meno che il praticarlo non portasse a rilevanti traumi emozionali, alla morte, a lesioni gravi, o menomazioni. Questo è il riconoscimento della comunità medica che l’SM può essere vissuto in modo psicologicamente sano.

Sul “naturale”: l’umanità conosce comportamenti SM da sempre. Molti furono i santi che si frustavano nel nome del Signore. Usare forti sensazioni per raggiungere stati alterati di coscienza è una pratica vecchia come la storia – e non può perciò essere considerata “innaturale”.

La nostra società (come la maggior parte di esse) tende ad emarginare i diversi. Se non rientri negli schemi, sei eccentrico e pericoloso. Chi è dentro l’SM non rientra negli schemi. Ecco perché si tiene così tanto all’anonimato nella scena; delle persone hanno perso il lavoro, il partner, i figli, e la libertà per aver rivelato le loro preferenze sessuali nella loro comunità. Questo deriva dallo stesso problema: l’ignoranza su ciò che siamo e quello che facciamo, e mancanza di rispetto per ciò che è diverso.

Naturalmente c’è moltissima gente che non è dentro l’SM (la maggior parte, in effetti). Non c’è nulla di male, come non ce n’è nel non voler assistere a ciò che fanno le persone che lo praticano; molti hanno problemi emotivi con certe attività SM e potrebbero essere disturbati o disgustati nel vederle. Questi dovrebbero chiaramente evitare l’SM (e probabilmente anche a.s.b.). Vorrei sperare, comunque, che anche queste persone potessero capire la consensualità all’interno dell’SM, e imparassero come l’SM, vissuto con buon senso, non significa abuso.

Alcuni pensano che qualunque scambio di autorità sia insano. La ragione è che dare potere a qualcun altro equivale a rinunciare al proprio inalienabile diritto all’autodeterminazione, il che deve essere considerato un male in assoluto. Inoltre, non c’è dubbio che molti mali sociali – guerre, violenza all’interno di relazioni, etc. – derivano dalla pretesa da parte di un gruppo di ottenere il dominio di un altro; perciò, prosegue il ragionamento, cercare il potere è sempre sbagliato.

In realtà esistono molte situazioni nella vita, in cui si sceglie di concedere una parte del proprio potere a qualcun altro, perché si è certi che lo userà con saggezza. Esempi sono entrare nell’esercito (che decide della tua vita per il periodo di servizio); sposarsi (che è spesso un impegno ad abbandonare un po’ della propria autonomia); cominciare un lavoro (che limita le scelte sul proprio tempo); e, certamente, entrare in una scena BDSM (durante la quale il top ha in mano la situazione). Tutti questi scambi di autorità sono concordati, ed entrambe le parti ne traggono beneficio; quando cessa di essere così, lo scambio dovrebbe finire.

Chi crede che tutti i trasferimenti di potere – consensuali o no – siano sbagliati, non dovrebbe certo avvicinarsi al BDSM. Sicuramente queste persone sono dotate di un coerente sistema etico che bolla il BDSM come immorale. A parte queste convinzioni, è difficile capire come una relazione BDSM sia intrinsecamente più immorale del servizio militare, o di un tradizionale matrimonio “finché morte non vi separi”. Per quanto mi riguarda, penso che in una società libera, la moralità debba includere il diritto a ciascun cittadino di fare le proprie scelte di vita, di esprimersi liberamente, anche nella sessualità. I diritti sessuali sono diritti umani. Se perdiamo la nostra libertà di amare come preferiamo, perdiamo una parte fondamentale del nostro essere uomini.

La questione è, ancor oggi, molto controversa. In una votazione del 1992 in Oregon, l’elettorato ribaltò per pochi voti una misura legislativa, chiamata OR 9, che conteneva il seguente paragrafo:

“L’amministrazione statale, regionale e locale, con i suoi dipartimenti, agenzie ed altri enti, incluso espressamente il Dipartimento di Stato per l’Istruzione Superiore e le scuole pubbliche, dovrà contribuire a definire una politica per la gioventù dell’Oregon che riconosce l’omosessualità, la pedofilia, il sadismo e il masochismo come anormali, sbagliati, innaturali e perversi e che tali comportamenti debbano essere scoraggiati ed evitati”.

Omosessualità, sadismo e masochismo non sono né sbagliati, né innaturali. Tutti e tre sono modi consensuali di vivere ed amare che molti condividono. Non sono validi in assoluto per tutti, ma nessuno può dire che non lo siano per nessuno. È da notare anche come questa legge cerchi di confondere la materia unendo omosessualità, sadismo e masochismo con la pedofilia, una pratica che nella maggior parte dei posti è ufficialmente dichiarata non consensuale (non è mia intenzione discutere qui se i minori siano in grado di acconsentire responsabilmente ad atti sessuali. Basti dire che, se loro possano o no, non ha alcuna incidenza sul fatto che degli adulti possano acconsentire ad attività SM). Cercare di legiferare su quello che adulti consenzienti possano o non possano fare non è né sano né democratico.

(In anni recenti è stato un fiorire di articoli su come l’SM stia entrando nella vita ordinaria. Il libro di Madonna “Sex”, il suo film “Body of evidence”, e “Exit to Eden” sono esempi di questa tendenza. È auspicabile che questo porti le perone a sentirsi più libere di esprimere il proprio amore come decidono di farlo – sempre che sia consensuale!)

Le forme più estreme di SM si avvicinano al confine tra consensualità e non-consensualità. La maggior parte delle persone praticanti l’SM ha stabilito delle parole di sicurezza che pronunciano quando ne hanno bisogno, anche se questo capita raramente se conoscono da molto tempo il loro partner. Alcuni, però, lo fanno senza queste parole – sia perché sanno che il partner starà entro i loro limiti, e d’altra parte, riescono a leggere le reazioni dell’altro/a, sia perché amano il brivido di giocare senza un’uscita di sicurezza. Quest’ultimo tipo di attività è talvolta chiamato “consensualità non consensuale”, e comprende scene in cui il “bottom” non può letteralmente evitare ciò che il dominante decide di fargli/le. Questa è una forma di SM da esperti; richiede una quantità esponenzialmente crescente di negoziazione e introspezione, e rimane comunque pericoloso. Non molti lo fanno, o desiderano farlo, ma qualcuno si, e lo trovano benefico e salutare. Altre informazioni sono disponibili in alcune delle opere di riferimento citate…o su a.s.b. stesso, che è uno dei posti migliori al mondo dove ascoltare una miriade di voci parlare coraggiosamente dei propri personali modi di fare e vivere l’SM.